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VIETATO IL DIRITTO ALLO SPORT

25/10/2020
VIETATO IL DIRITTO ALLO SPORT
Abbiamo riaperto il 25 maggio applicando tutti i protocolli che ci sono stati imposti: quelli della Presidenza del Consiglio, quelli della Regione Lazio, quelli delle Federazioni Sportive, quelli della ASL.
Abbiamo sostenuto tutti i costi per dare quotidianamente sanificazioni e sicurezza. 
Siamo stati costretti a ridurre il numero di presenze all'interno dell'impianto. 
 
Una settimana fa il Premier Conte ci ha posto "sotto stretta sorveglianza" per voci che gli giungevano (cit.) mai suffragate da dati numerici. 
Non ci sono mai state notizie di focolai nati nei centri sportivi. 
Negli ultimi 7 giorni le ASL e i NAS dei Carabinieri hanno fatto verifiche a tappeto in tutta Italia neanche fossimo narcotrafficanti. Esiti che hanno dato risultati positivi nel 95% delle strutture
 
Eppure ecco l'ennesimo DPCM che, dopo le minacce generiche e infondate, ci obbliga alla CHIUSURA!
 
Non possiamo che rispettare questa ordinanza impedendo a circa 1000 persone di svolgere quell'attivita' fisica basilare per la propria salute e il proprio benessere. 
 
Da domani 40 tra lavoratori e collaboratori  staranno (di nuovo) senza lavoro e senza nessun sostentamento certo!
 
Ringraziamo tutti i nostri frequentantori che sono stati parte importante e attiva per la ripresa. Abbiamo già dimostrato di riuscire a rimborsare il periodo di chiusura del primo lockdown e così faremo anche questa volta.
NON CI FERMIAMO E RESTIAMO VICINI !